Vecchio Carnevale Blogghereccio: La Musica!









Marzo porta la Primavera e una nuova puntata del Vecchio Carnevale Blogghereccio

Questa volta il tema è nientemeno che la musica e a ospitare l'iniziativa è il bravo conterraneo Dismaster Frane col suo ottimo blog La Fumeria dei pensieri Incompiuti





La musica è uno strumento potente anche nell'ambito del GDR: l'ho usata e sentita usare,  ho addirittura  contribuito a produrre musica durante le sessioni, e devo dire che quest'arte ha sempre aggiunto qualcosa in più all'esperienza. 
Questa volta però non voglio parlare della musica in sé stessa, ma condividere con voi due contributi giocabili a tema musicale, ovvero due oggetti magici (più o meno) system agnostic, ognuno dotato del brano di riferimento che l'ha ispirato.

L'Arpa della Sorella Luminosa

Questa arpa è stata costruita da due bardi-negromanti con le ossa di Alferidda, una fanciulla (nonché strega luminosa) spinta giù da una scogliera dalla sorella maggiore, una strega oscura, che desiderava il suo promesso sposo. Le corde sono fatte con i capelli della stessa ragazza, il cui corpo venne portato riva  dai flutti e ritrovato dai detti bardi. Quando viene rinvenuta e maneggiata, evoca il fantasma di Alferidda,  che impone a tutti i presenti un Geas (obbligo magico) che comporta il vendicarsi per lei della sorella assassina. In compenso, se la missione imposta viene portata a termine (per ogni giorno in cui non si fanno progressi o preparativi significativi ogni personaggio perde 1 PF, irrecuperabile con mezzi normali e magici fino al completamento della missione) lo spirito guida i sopravvissuti verso un ricchissimo tesoro nascosto. 
Inoltre, l'arpa, se viene suonata per almeno un minuto, induce in 2d6 creature qualsiasi che ne sentano la musica un sonno pesante (un Tiro Salvezza o simile, a seconda del regolamento, è permesso) che dura un'ora o finché non vengono svegliate ferendole, colpendole, strattonandole rudemente o causando rumori molto forti; suoni più contenuti non bastano.







La canzone del Corno da caccia


Si tratta di una pergamena con musica e testo di un'antica canzone. 
Quando viene cantata o suonata (non basta leggerla) appare magicamente un corteo di di dame e cavalieri fatati su palafreni argentei, equipaggiati di archi, spiedi e altre armi e attrezzature da caccia. Queste fate iniziano immediatamente a inseguire un cervo bianco immateriale che si è materializzato insieme a loro. Se qualcun altro riesce a raggiungere il cervo prima dei nobili fatati del corteo (bisogna inseguirlo e toccarlo, non basta colpirlo con frecce o altri proiettili, che in ogni caso gli passerebbero attraverso) riceverà il giuramento di fedeltà da essi. Ciò comporta che, una volta all'anno, cantando la canzone potrà evocare (e tenere al proprio servizio per un giorno e una notte interi) 2d6 dame e cavalieri fatati, armati di archi e lance, nonché montati su rapidi cavalli. I fatati combatteranno volentieri per il personaggio e svolgeranno altri tipi di servizi adatti a dei nobili guerrieri, ma non si abbasseranno a compiere lavori manuali o altre mansioni ai loro occhi sconvenienti o inadatte a gente della loro levatura. Ognuno di loro è a grandi linee equivalente a tre uomini normali in combattimento (Armatura come cuoio 3 DV o 7 PF 12 For 14 Des 13 Vol arm 1 danno D8 in Cairn /ITO ). 





 

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