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The Exologists - recensione senza spoiler




The Exologist è un romanzo di Josiah Bancroft, già autore di I libri di Babele, la serie che inizia con L'ascesa di Senlin. È un romanzo fantasy che presenta un'ambientazione industrializzata, simile a un periodo che nel nostro mondo potremmo collocare tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Per ora non è stato ancora tradotto in Italiano.

Si tratta di un mondo fantastico, che si caratterizza per una forte industrializzazione e una tecnologia simile a quella che esisteva nel mondo reale all'inizio del Novecento e ha persino uno stile di vestiario molto simile. I protagonisti di questo romanzo sono i due coniugi Wilby: Isobel Ann Always, detta Iz, e Warren (qui qualcuno avrà già riconosciuto il gioco di parole nel nome Iz Ann Always Wilby).

Wilby è il cognome di Isobel e, con un'iniziativa inconsueta anche per questo mondo fantastico, è stato il cognome adottato per entrambi i coniugi. Di solito, come avviene anche in diversi paesi del mondo reale, come gli Stati Uniti, quando si sceglie un cognome è quello del marito; in questo caso, invece, è stato quello della moglie. 

Questa coppia, dal matrimonio tra l'altro molto solido e felice, (contrariamente ai matrimoni che si sono visti nei libri di Babele) svolge l'inconsueta attività di investigatori del magico e del paranormale. I due indagano su tutta una serie di casi che riguarda la magia o le creature magiche, per cui la normale polizia è evidentemente poco attrezzata.

In questo, i due sono aiutati dal fatto che Isobel è una praticante di una delle forme di magia esistenti, anzi, una delle poche forme di magia che sono ancora abbastanza praticate nel mondo, ovvero la Hexology, la magia dei sigilli. Grazie alla conoscenza di questa pratica Isobel è in grado di disegnare dei sigilli, solitamente con un gessetto, ma li può anche disegnare nell'aria con il dito; a volte nel libro fa proprio questo.  Tali sigilli hanno un effetto magico: sono tutti effetti piuttosto limitati, come ad esempio produrre una luce, rivelare uno scritto cancellato, (cosa che utilizza nell'indagine con ottimo profitto) o  girare un abito, che sia stato indossato al contrario o meno. Anche questo, che è pure un effetto apparentemente abbastanza risibile, viene utilizzato per cavarsi d'impiccio almeno una volta. Con questo tipo di magia è anche possibile purificare un corpo o una superficie da infezioni fungine e muffe, persino alleviare momentaneamente il dolore. Infatti, nel romanzo viene detto che spesso, soprattutto prima che ci fossero determinate evoluzioni tecnologiche, era un tipo di magia molto usato da levatrici, infermiere, dottori, ostetriche e questo genere di professioni. 

Warren, invece, non ha alcun tipo di abilità magica, però ha due caratteristiche molto utili: un uomo estremamente forte fisicamente, inoltre è una persona molto simpatica, ha una facilità sconcertante nel farsi degli amici, anche aiutato dal fatto che è un ottimo cuoco. 

Quindi, lui per farsi amiche le persone cucina e offre dei pasti appetitosi, e tiene spesso in tasca dei pacchetti di dolcetti che ha preparato e regala a chi incontra.

Poi ha fatto svariati mestieri, dal macellaio al pugile, al marinaio, allo strongman in un circo, di conseguenza ha una grande cerchia di conoscenze e contatti, fatto anche questo  estremamente utile durante le indagini. Warren a un certo punto, durante il romanzo, si trova in una situazione spinosa e riconosce una somiglianza con un suo vecchio amico in una delle persone con cui lui e la moglie stavano avendo dei problemi Così dice: "Ma tu non è che sei parente di quel tale che era con me su quella certa nave?" Alla fine, esce fuori che i due erano veramente parenti e si mettono a parlare come due vecchi amici; è una situazione che poteva avere un'escalation violenta, invece finisce a chiacchiere. Nonostante questa giovialità innata è un uomo che può anche arrabbiarsi, specialmente quando vede sua moglie minacciata o si trova davanti a un'ingiustizia verso più deboli: in questi casi riesce a diventare davvero minaccioso.

Ulteriori risorse vitali per i due investigatori sono la borsa piena di reliquie incantate, eredità del padre di Iz (che riserverà diverse sorprese) e dalla biblioteca di Berbiton, gestita sempre dalla madre di Isobel, bibliotecaria e studiosa estremamente competente.

Il romanzo inizia con una visita che gli Wilby ricevono da parte di un giovane signore elegante, che si rivela essere un segretario reale. Infatti la nazione in cui vivono è un regno, una delle due nazioni più importanti del mondo in cui si svolge la storia. Questo segretario rivela loro un'informazione molto confidenziale, ovvero che il re non è più totalmente lucido e da un po' di tempo dice cose molto strane, ad esempio chiede di essere cotto al forno dentro una torta. 

I migliori medici e i migliori alchimisti hanno cercato di risolvere la situazione, ma non ci sono riusciti. In più, è anche arrivata una lettera anonima che ricatta il re per un fatto che potrebbe o meno essere vero. Per cui, lui vede negli Wilby l'ultima spiaggia e si rivolge a loro. Wilby, che tra le altre cose, soprattutto Isobel, non sono molto affezionati alla monarchia e sono indecisi sul fatto di accettare.

Però, e qui mi fermo perché non voglio raccontare nient'altro per non rovinare la sorpresa, mentre il trio parla del caso, la porta che dà sulla cantina di Wilby viene sfondato e ne esce una creatura stranissima. In seguito succede tutta una serie di fatti; c'è un'indagine, che dopo varie vicissitudini e false piste, porterà a diverse scoperte molto interessanti e dal mio punto di vista, inaspettate. A un certo punto l'indagine si arena e Iz dovrà contattare una sua vecchia conoscenza che forse preferirebbe non incontrare. I due poi si imbatteranno in una serie di personaggi davvero particolari e persino in diverse creature magiche. Anche gli avversari, di cui in ogni caso si sentirà fortemente la presenza, saranno molto difficili da identificare fino alla fine.

Tornando invece a come si snoda il romanzo e allo stile, intanto devo dire che la mia impressione è stata estremamente positiva, e conferma il mio interesse per il fantasy liberamente ispirato all'epoca moderna e contemporanea. Anche se qualche piccolo appunto, perlomeno legato a quello che io apprezzo di più in un libro simile, mi sento comunque di farlo. 

È un libro piacevole da leggere; i personaggi, direi che tutti i personaggi , sono estremamente ben caratterizzati, soprattutto gli Willby, che hanno i loro segnali in codice, le loro piccole divergenze, i loro momenti di affetto e di tenerezza. Sono proprio una coppia ben rodata, che si spalleggia in ogni circostanza. Ma, soprattutto se parliamo di Isobel, mantiene comunque una certa indipendenza; non ha scrupoli a prendere da sola quando sente di poter mettere in eccessivo pericolo il marito. 

L'indagine, secondo me, è raccontata in maniera estremamente verosimile, forse anche troppo, perché ci sono i momenti di incertezza, ci sono le false piste, c'è persino un punto in cui l'indagine si arena. Si vede proprio che i due non sanno più che pesci prendere; si chiedono:  "Come possiamo uscire da questo vicolo cieco?" E questo, anche se credo che sia estremamente verosimile come modo di raccontare un'indagine, alle volte crea dei momenti di relativa lentezza nel romanzo. 

I momenti di azione sono comunque presenti, e ci sono addirittura un paio di scontri fisici molto avvincenti e decisamente pericolosi per i personaggi coinvolti. 

Lo stile, in ogni caso, come dicevo, è piacevole, e piuttosto scorrevole, anche se Bancroft si diverte a utilizzare spesso delle parole piuttosto desuete, che possono rendere potenzialmente un po' difficoltosa la lettura, soprattutto per chi non è di madrelingua Inglese, infatti il libro è disponibile per adesso solamente in Inglese, che io sappia, e comunque non in Italiano.




Questo però aiuta, d'altra parte, ad immergersi nella peculiare ambientazione, perché  chiamare un veicolo "car", automobile, ci farebbe immaginare un'automobile contemporanea, mentre invece chiamarlo "jaunt", che potremmo tradurre in italiano con "vettura",  (la traduzione che utilizzerei io) già ci fa pensare a un veicolo degli inizi del Novecento, e ci aiuta a immaginare un'ambientazione di un certo tipo.

Tornando all'ambientazione, è effettivamente esposta in maniera molto accattivante, secondo me, senza essere troppo pesante nelle descrizioni. Sappiamo che la nazione, il regno in cui vivono gli Wilby, è una delle due nazioni più importanti del mondo.

In questo libro vediamo più che altro la capitale Berbiton, in cui si svolge quasi tutta la vicenda. È una città molto grande, ha i suoi quartieri differenti, più ricchi, meno ricchi,  i suoi sobborghi e le sue zone particolari, come ad esempio quella nobiliare o un lungofiume, dove sono ormeggiati dei battelli che ospitano dei casinò, delle case da gioco galleggianti, e le sue strade in cui circolano tanti veicoli a motore che sono alimentati dall'electrahol, che è la sostanza che alimenta la rivoluzione industriale  in corso già da tempo in questo mondo.

 



Dovremmo parlare più che altro di rivoluzione magico-industriale, perché questo electrahol viene prodotto dagli alchimisti, che sono il tipo di usufruitori di magia più comuni nel mondo, . E in effetti, che si sappia, gli unici rimasti insieme agli hexologists come Isobel.

Questo perché, dopo una guerra tra le due principali nazioni del mondo, fatta per il controllo su un arcipelago di isole con una vegetazione particolarmente lussureggiante, (arriveremo tra poco all'importanza di questo particolare) quasi tutte le altre forme di magia sono state bandite a seguito del trattato che poi ha suggellato la pace tra le due nazioni. Infatti la  guerra fu estremamente violenta e segnata dall'utilizzo massiccio dell'alchimia e anche della magia dei maghi, la cosiddetta wizardry, e della necromanzia, due pratiche ufficialmente bandite.

Durante il libro conosciamo meglio questa storia della produzione dell'electrahol. Lo vediamo proprio produrre e apprendiamo che, per produrre l'electrahol, c'è bisogno di materiale organico, di preferenza vegetale, che deve essere fatto passare attraverso un portale magico che gli alchimisti sono in grado di aprire. 

Questo materiale deve essere fatto riposare per un certo tempo in un'altra dimensione che si trova al di là del portale, che viene chiamata Entobarrus. Questa è una dimensione infernale, sia perché c'è una temperatura caldissima, insopportabile per lungo tempo per gli esseri umani, sia perché è abitata da ogni tipo di creature mostruose che sembrano veramente uscite da un incubo. In più, sono anche molto feroci. 

Questa caratteristica del calore fa sì che questa materia vegetale diventi una specie di strano carbone, che è un carburante efficentissimo, con cui poi viene ottenuto, tramite dei processi di raffinazione, l'electrahol. Questo carburante alimenta i veicoli, alimenta le macchine industriali e, appunto, è il carburante che alimenta così tutte le forme di tecnologia del mondo, inclusa l'illuminazione elettrica. 

Sono gli alchimisti che si occupano di aprire il portale, di portare questa materia vegetale al di là di esso e riprenderla, e anche di tenere a bada le creature che vogliono entrare nella nostra dimensione dall'Entobarrus. 

Anche per questo gli alchimisti indossano delle sorte di vesti protettive, di cuoio con cappucci e anche maschere a volte, per proteggersi dalle schifezze dell' Entobarrus, che possono  essere non solo creature mostruose, ma forme di vita vegetali, funghi, spore, elemento questo che avrà una certa importanza. 

Come anche la hexology, che deve essere praticata tramite il disegno di sigilli, quindi richiede di essere una sorta di artista, anche l'alchimia si basa invece su delle posizioni che possono sembrare delle pose di danza, alle volte; altre volte ricordano le Asana dello Yoga. 

Esistevano altre forme di magia, come abbiamo detto, oggi proibite o che sono cadute in disuso, come la magia delle trecce, che creava degli effetti magici sulle cose creando degli intrecci di filo particolari. 

Anche la wizardry, la magia dei maghi, che era piuttosto versatile, in compenso richiedeva lunghe invocazioni in lingue morte che avevano delle pronunce particolari e difficili. 

La necromanzia invece, richiedeva dei canti particolari per rianimare i morti, per evocare gli spiriti e così via. Quindi ogni magia comporta una forma di arte, potremmo dire.

Tra gli alchimisti è molto noto un certo Victor Cholmondely, che è diventato una delle persone più ricche del regno grazie al fatto che lui, in qualche modo misterioso, sembra avere accesso a una fonte pressoché infinita o comunque molto cospicua di materiale vegetale,  che normalmente non è gratis, perché bisogna tagliare dei boschi, abbattere degli alberi che si fanno sempre più rari. Infatti, nel corso del libro viene mostrato che la campagna è le colline intorno alla città di Berbington, sono spoglie. Non c'è più un albero perché sono stati tagliati tutti per produrre l'Electrahol.

Quindi siamo in piena rivoluzione industriale, ma qualcuno inizia a rendersi conto che non si tratta di un fenomeno unicamente positivo.

Nel romanzo è presente anche una certa critica sociale, è piuttosto chiaro il fatto che molte grandi fortune sono basate sullo sfruttamento dei più poveri e che alla fine l'instabilità politica e le lotte di potere nuocciono soprattutto alle fasce più deboli e più povere della popolazione. 

In breve, si tratta di un romanzo piacevole, con qualche momento non troppo scorrevole ma estremamente godibile e con un'ambientazione curata e coerente, dotata di personaggi memorabili. I momenti più leggeri si alternano ad altri più seri e addirittura drammatici. Ho apprezzato molto che, nonostante il fatto che dovrebbe essere il primo di una serie, presenti una conclusione chiara e tutto sommato coerente. Dico "tutto sommato" perché c'è un solo piccolo particolare che potrebbe sembrare un po' strano, fatto che la stessa Isobel esprime palesemente. Ciò mi fa pensare che il perché sarà spiegato meglio in uno dei prossimi libri, in cui spero che rivedremo anche un paio di personaggi a mio parere davvero ben riusciti che hanno indubbiamente ancora un ruolo da giocare e parecchie trame da tessere.

Il secondo volume A tangle of time, è atteso per il prossimo settembre.

Si merita 4 spade e mezza su 5, uno dei miei libri preferiti degli ultimi anni.

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