Passa ai contenuti principali

Lore 24: Dala-Zala, la Terra di Pietra e d'Acqua - 1: Il Lago di Khara













La Lore24 è una sfida che ha lo scopo di produrre un' ambientazione per un GDR (in questo caso Cairn) scrivendo (o disegnando) qualcosa ogni giorno del 2024, per tutto l'anno. La lunghezza dei contributi è libera e non è nemmeno necessario che siano diversi ogni giorno,  si può tornare sullo stesso argomento a piacere. Trovate maggiori informazioni qui.

Ora,  non credo che riuscirò a essere così costante, però la sfida mi darà lo spunto per produrre qualcosa di giocabile per Dala-Zala (la Terra d'acqua e pietra) il mio setting sword & sorcery anacronistico ispirato alle regioni Himalayane di Nepal, India e Tibet.

L'ambientazione è caratterizzata dalle dimore abbandonate di antichi mostri e stregoni sulle montagne, giungle e laghi nelle valli e da divinità e esseri demoniaci che erano in precedenza esseri umani, subentrati a una generazione precedenti di divinità perdute. Gli insediamenti sono piuttosto sparsi e isolati, secondo il principio dei "points of light settings" e molta gente preferisce spostarsi con le navi volanti (per lo mano chi se lo può permettere), mezzi che permettono di evitare luoghi pericolosi e infestati dai mostri.

La maggior parte delle immagini utilizzate per illustrare il setting saranno (dove possibile) foro scattate da me in Nepal e in India. 

Il Lago di Kara e le Case Benedette

I viaggiatori che arrivassero a Dala- Zala dal Kalystan, attraverso i passi dei i Monti dei Draghi, incontrerebbero per prima cosa il Lago di Khara, da cui si scorgono già le Alte Montagne con i picchi della Coda della Sirena e della Madre dei Serpenti. 




Intorno al lago sorgono diversi piccoli insediamenti non troppo distanti tra di loro, caso più unico che raro a Dala-Zala, che forse dipende dalla presenza di parecchi stranieri e avventurieri, che partono in barca verso la Giungla del Corno e in nave volante per le destinazioni più lontane. I due insediamenti più noti sono Bakhta, dedicata all'omonima Sovrana Bianca, divinità della forza e dell'Inverno e Joche Dhamel, consacrata a Khee Kauvon Rani, la Regina Corvo, patrona della pioggia e dell'Estate. Queste due dee secondo il mito nacquero dalla divisione della personalità dell'eroina Khara, che dà il nome al lago, fondatrice dei primi insediamenti e iniziatrice della nuova generazione di divinità. 

Oltre il fatto di assicurarsi il viaggio, che può essere di per sé stesso tutt'altro che semplice, altre opportunità di avventura nelle case benedette includono missioni di scorta a mercanti e diplomatici, sabotaggio delle spedizioni di altri gruppi, recupero e traffico di merci di contrabbando, difendere qualcuno da nemici o mostri arrivati dalla giungla o dai Gunch, i misteriosi pesci giganti non-morti saliti dalle profondità del lago (perché di recente sono apparsi questi bestioni? da dove arrivano?) o intrighi che coinvolgono spie straniere. 

Bakhta




Gunch: assomigliano a grandi pesci gatto, semi fossilizzati, lunghi fino a 3 metri e più. Ottimo olfatto per cose dentro e fuori dall'acqua. Pericolosi in quanto difficili da distruggere, dato il loro corpo quasi pietrificato e perchè attaccano afferrando la loro vittima con le fauci, cercando di trascinarla sott'acqua.  5 PF, 12 FOR, 8 DES, 8 VOL, Arm. 2, d6 (morso). Critico trascinano sott'acqua la vittima che subisce d8+d8 danni ogni round non modificati dall'Armatura finché qualcun non la tira fuori dall'acqua



 



Commenti

Post popolari in questo blog

Vecchio Carnevale Blogghereccio: Il Rosa

 Questo mese il tema del VCB, ospitato da Geecko on the wall è : ROSA. Inteso come fiore , come colore, ecc. Per cui vi presento... Le Incredibili Lenti rosa del Sopramondo  Questo strano oggetto magico assomiglia a un paio di occhiali, con (guardate un po' che strano) le lenti rosa. Se si inforcano i detti occhiali, si vedrà tutto.. in rosa. Non nel senso che si vedrà solo il colore rosa, ma che si vedrà tutto come se fosse il migliore dei mondi possibili. Ciò significa che non si vedranno trappole e pericoli per ciò che sono, ma d'altra parte, finché si portano le lenti, nessuna vista potrà causare paura, confusione, disperazione o altre emozioni negative. Inoltre, anche persone, luoghi e situazioni appariranno sempre stupende e ottime, per cui mentre si portano le lenti sarà possibile dedicarsi con piacere anche a compiti in realtà sgradevoli, che però verranno percepiti come soavi, sempre se si riesce a dimenticare che è tutta un'illusione.. L'oggetto è palesemente...

Vecchio Carnevale Blogghereccio di novembre : le lingue.

Eccomi di ritorno al Vecchio Carnevale Blogghereccio,  dopo una lunga assenza,  dovuta più che altro alla mancanza di idee relative agli argomenti proposti. Per cui ne ho tirato fuori dal baule  uno io: le lingue, a mio parere sottoutilizzate e sottovalutate nel GDR in genere. Parliamo per comunicare i nostri bisogni,  trasmettere il sapere e soprattutto per dire un sacco di stupidaggini,  per cui sbizzarritevi, dalle torri di Babele da saccheggiare alle lingue di allineamento (magari riuscite a cavar fuori qualcosa di divertente e sensato da queste ultime! ).Per partecipare a questo mese del Vecchio Carnevale basta scrivere un qualunque post di blog a tema Lingue (interpretate il termine a vostro piacimento) e inoltrarlo al mio contatto al gruppo: t.me/vecchiocarnevaleblogghereccio Buon novembre gidierristico e linguistico a tutt3! 

The Exologists - recensione senza spoiler

The Exologist è un romanzo di Josiah Bancroft, già autore di I libri di Babele , la serie che inizia con L'ascesa di Senli n . È un romanzo fantasy che presenta un'ambientazione industrializzata, simile a un periodo che nel nostro mondo potremmo collocare tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Per ora non è stato ancora tradotto in Italiano. Si tratta di un mondo fantastico, che si caratterizza per una forte industrializzazione e una tecnologia simile a quella che esisteva nel mondo reale all'inizio del Novecento e ha persino uno stile di vestiario molto simile. I protagonisti di questo romanzo sono i due coniugi Wilby: Isobel Ann Always, detta Iz, e Warren (qui qualcuno avrà già riconosciuto il gioco di parole nel nome Iz Ann Always Wilby). Wilby è il cognome di Isobel e, con un'iniziativa inconsueta anche per questo mondo fantastico, è stato il cognome adottato per entrambi i coniugi. Di solito, come avviene anche in diversi paesi del mondo reale...