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Lore 24: Dala-Zala - Settimana 3 Armi e combattimento






1 Il Kukhri: detto anche kukuri, il classico coltello di Dala- Zala è usato sia come attrezzo che come arma. Si presta a essere lanciato e la sua forma dona forza ai fendenti. Ne esistono di varie taglie, alcuni giungono alle dimensioni di una spada corta. D6, da lancio.

2 Le Tigri bianche.  Questo ordine di guerrieri e assassini noti per l'efficienza e l'uso del veleno e molto misterioso. Si dice che non possa venire contattato direttamente ma che chi cerca un assassino prezzolato a volte venga avvicinato da loro, se si può permettere le tariffe del gruppo. Si mormora che la setta sia sotto il controllo di un Rakshasa, che la sfrutta per i suoi misteriosi fini personali.

3 Combattenti di fama:

Grula la Rospoide: donna rospo della Giungla del Corno, nota per aver ucciso diversi avversari con un unico colpo di tridente. Porta appeso al collo un amuleto fatto con il legno di un albero incantato che dovrebbe impedirle di essere uccisa da qualsiasi forma di lama. La sua massima è "Se combatti lealmente perdi".

Ranvir il santone: un guerriero umano - asceta girovago, devoto della Sovrana Bianca, a suo dire sempre impegnato in qualche missione per conto degli dei. Rapidissimo e molto abile nell'uso del bastone, riserva la sua spada benedetta (con cui ha ucciso più di un Rakshasa) per gli scontri più duri. A causa della necessità di dover viaggiare leggero nel suo girovagare, di solito non porta armi da tiro, né indossa mai armature, al massimo utilizza un piccolo scudo, e ciò può costituire uno svantaggio contro avversari meglio armati.

Kolat. il campione Doka è uno dei guerrieri più forti e atletici di Dala-Zala. Impareggiabile lanciatore di giavellotti, per la mischia si serve di scudo e kukhri (ne possiede uno particolarmente grande affilato, costruito da Narada di Joche). Questo personaggio è un mercenario, ma a volte rifiuta di mettersi al soldo di persone che gli sembrano (troppo) malvagie.

Dhriti Songa è una guerriera e avventuriera umana, giovane ma già famosa, tornata con qualche gioiello in più da varie spedizioni in rovine e caverne. Originaria di una famiglia benestante di Takapur combatte sempre vestita di maglia di ferro, con l'elmo in testa e brandendo una kirpan (ascia lunga) di cui si serve con brutale efficienza. Ha la capacità di parlare con i drachi dei tetti. 





4 La kirpan è una sorta di ascia a due mani tipica di Dala-Zala, simile a un pesante coltello montato su un lungo manico di almeno 120 cm. ottima soprattutto per i colpi di taglio ma efficace anche per quelli di punta. D10 ingombrante





5 Chita azar masha (giaco di diecimila chiodi): una forma di armatura costosa ma ottima e relativamente leggera, preferita alla protezione integrale di maglia. Consiste in una giacca dotata di maniche, fatta di parecchi strati li tessuto, tenuti insieme da impunture e soprattutto da rivetti metallici, rinforzata sul busto da piastre metalliche. Quasi sempre è completata da un elmo e a volte da protezioni per le gambe di costruzione simile). Armatura 2, ingombrante. Costosa.






6: Armi da fuoco. L'unica arma da fuoco piuttosto diffusa a Dala-Zala è l'archibugio a miccia. Non sono molto affidabili, soffrono l'umidità (nella piovosa stagione estiva sono bene poco utilizzati) ma la potenza e la relativa facilità d'uso anche per persone non fortissime fisicamente li stanno rendendo sempre più popolari. D10, ingombrate, si ricarica in un round, deve avere la miccia accesa per sparare.
Alcune fortezze e navi volanti hanno cominciato a impiegare piccoli cannoni (D12, da postazione fissa).






7 Gli scudi Dhal non hanno niente di particolare, ma sono belli. Armatura 1 

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