Lore 24: Witchlight - settimana 8 - Gli Gnoles

 


Gli Gnoles



Gli Gnoll a forma di iene umanoidi non mi sono mai piaciuti granché, in quanto trovo il concetto di animale umanizzato malvagio poco attraente e vagamente problematico, specie quando non ha chiare radici folkloriche o mitologiche. Infatti gli Gnoles (sic) appaiono per la prima volta in How Nuth would have practised his art upon the gnoles, racconto di The Book of Wonder (1912), raccolta dell'autore Irlandese Lord Dunsany, in cui un ladro si introduce nella casa di questi esseri per rubare gli smeraldi di cui fanno collezione. Qui però gli Gnoles non vengono descritti, nè è chiaro da dove derivi il loro nome. Un'illustrazione che accompagna il testo però, li mostra come umanoidi pelosi e vagamente scimmieschi, per cui in origine le iene  non erano associate con questi esseri. In seguito troviamo The Man Who Sold Rope to the Gnoles racconto di Margaret St. Clair, (altra autrice, che come Dunsany è inclusa nella Appenix N di AD&D) pubblicato sotto lo pseudonimo di Idris Seabright e idealmente seguito della storia di Dunsany. Qui i nostri Gnoles possiedono sempre smeraldi e vivono in una casa alta e strana, ma sono dotati di tentacoli e di sembianze decisamente non umanoidi, somigliando a un carciofo o cardo. 
Finalmente arriviamo al 1974 con D&D originale: anche qui i nostri mostriciattoli non hanno ancora un aspetto chiaramente animale, ma viene detto che forse si tratta di un incrocio tra Gnomi e Troll. I loro re e le relative guardie del corpo sono forti quanto i Troll, ma tutti mancano le capacità rigenerative trollesche. 
La versione di D&D originale è quella che mi piace di più e che trovo più adatta a Witchlight per cui partirò da quella.

Gnoles: 

Questi esseri hanno sembianze umanoidi e abitano sia il Piano Materiale sia la Selva Fatata. La loro carnagione varia dal verde oliva al marrone verdastro, con capelli verdi o rossicci. I maschi sfoggiano spesso lunghe barbe e tutti sono dotati di denti aguzzi e unghie appuntite, mentre la loro corporatura è simile a quella di esseri umani alti e forti, che arrivano ai due metri di altezza e eccezionalmente oltre. Adorano gli smeraldi, che si procurano attraverso ruberie o commerciando i frutti dotati di varie proprietà benefiche e malefiche che coltivano nei loro giardini cinti da palizzate, nella Selva Fatata. Sono ottimi combattenti e come armi preferiscono utilizzare ronconi o altre armi in asta simili, che nascono come adattamenti degli attrezzi usati per potare gli alberi da frutta, ma se è necessario possono combattere validamente anche con denti  e unghie. Vedono bene in condizioni di luce scarsa o quasi nulla. Abitano in grandi case di legno isolate, a volte ricavate in parte usando alberi morti, vicino ai loro frutteti circondati da palizzate. I loro tesori sono conservati in forzieri o in altri nascondigli e includono quasi sempre smeraldi o altre gemme verdi meno preziose. Non si sa se siano veramente un incrocio tra Gnomi e Troll, una teoria piuttosto popolare è che discendano da un gruppo di Gnomi stufi delle angherie delle creature più grosse, che si sono sottoposti a un rituale magico per aumentare le proprie dimensioni, che includeva l'ingestione di sangue di Troll, Orchi o Giganti. Cambiati dall'incantesimo, in qualche modo hanno tramesso le nuove caratteristiche anche ai loro discendenti.

Gnoles: 6 PF, 13 FOR, roncone o glaive 1d10  (o unghie e denti 1d6 ). Danno critico: la vittima viene gettata a terra e perde ciò che teneva in mano. 



Che tipo di frutta stanno coltivando gli Gnoles nel loro giardino?

D6
1 Pere gialle e purpuree: ottimo sapore e splendido aspetto, si conservano a lungo ma non hanno altre proprietà particolari.
2 Mele Stregate: stupende mele rosse e dolcissime, che provocavano sonnolenza (TS su VOL o ci si addormenta per 12 ore, se si mangia una seconda mela dopo la prima ci si addormenta senza TS. Si può venire risvegliati solo con schiaffi o calci, altro che baci!
3 Frutti Faccia di Vecchio: sono piccole prugne scure e raggrinzite, simili alla faccia di un anziano folletto. Sapore asprigno ma apprezzato dagli intenditori, un frutto sfama per un giorno ma la faccia di chi lo mangia diventa grinzosa e invecchiata per tutto il dì.
4 Sanguinazze: simili alle corniole, questi piccoli frutti rossi hanno un succo che sembra sangue. Molto dissetanti per gli esseri viventi, sono estremamente velenose per i vampiri. 
5 Mazzerocchie spinose: frutti profumati grandi come mele, coperti da un guscio duro e spinoso che si può spaccare solo con un attrezzo pesante. Mangiarne uno disseta per un giorno e dona un lieve odore gradevole che rende simpatici a Troll, Orchi e Giganti.
6 Albicocche dorate: mangiando questi frutti dalla lucentezza metallica si acquista la capacità di parlare con tutte le creature fatate e elementali per un giorno e una notte.

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