Le campagne lunghe sono davvero le migliori?




Recentemente mi sono imbattuto in alcuni post di un paio di blog OSR storici che esaltavano le campagne lunghe. Con "lunghe" si intende della durata di anni.


Questa è una posizione che sento spesso sostenere anche da diverse persone appassionate,  soprattutto della mia età, ma mi domando se l'idea della campagna molto lunga non sia qualcosa di un po' troppo sopravvalutato.

Nel senso che... una campagna deve per forza durare più di un anno, per essere significativa?

Secondo me, no. Le mie campagne più lunghe degli ultimi anni sono durate una media di otto mesi, poco più di un anno al massimo, giocando solitamente una volta ogni due settimane. 

In questo tempo c'è stata sicuramente una buona possibilità di sviluppo dei personaggi. Sono state presenti anche delle forme di avanzamento nel mondo di gioco, (il famigerato avanzamento diegetico)  anche in gdr in cui è presente l'avanzamento meccanico con livelli o simili elementi.


Per cui, se si vuole, 
secondo me c'è tempo anche in meno di un anno per modificare l'ambientazione e per modificare il personaggio con questo tipo di avanzamento. Certamente, più tempo si ha, più si ha la possibilità di farlo in modo complesso.

Però bisogna anche considerare che, soprattutto per alcune persone, (anche io stesso in passato) può subentrare la noia. Ci si può stufare del proprio personaggio, (mi è successo raramente, ma è capitato) o addirittura del gioco, persino dell'ambientazione in sé, per la voglia di fare qualcosa di nuovo.

Secondo me la formula migliore, anche per adattarsi alle esigenze della vita adulta, è la campagna breve o avventura lunga, a seconda di come si vuole  chiamarla. Ovvero una campagna che idealmente dovrebbe durare dalle 5 alle 10 sessioni circa. Anche giocando solo due volte al mese, così si impiegano al massimo 5 mesi per 10 sessioni, mentre giocando tutte le settimane, circa due mesi e mezzo.
Questa formula può dare un'idea anche abbastanza approfondita di un'ambientazione e 
secondo me si presta anche a un certo sviluppo eventuale dei personaggi (se sopravvivono abbastanza). Tuttavia, credo che eviti, almeno per la maggior parte della gente, il pericolo di stufarsi.

Si tratta anche di un impegno non troppo gravoso, non si parla di anni, che evidentemente è un qualcosa di molto difficile da fare. In questo modo si unisce la possibilità di avere un impegno gestibile, senza dover pianificare troppo in avanti nel futuro con la possibilità di esplorare meglio ambientazioni e personaggi, cosa che con le one-shot e le avventure molto brevi (ottime però per conoscere giochi nuovi) difficilmente si riesce a fare. 


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