Ho finito da poco questa serie di quattro romanzi fantastici, che consiglio vivamente, in quanto la ritengo una delle migliori opere degli ultimi anni. Come molte delle opere che mi piacciono, anche questa sfida le convenzioni di genere, può essere definita tanto di genere weird fantasy quanto retro science fiction.
L'autore è lo statunitense Josiah Bancroft, che l'ha iniziata come un esperimento di self publishing, per poi guadagnare una certa fama nel mondo di lingua Inglese. Il primo romanzo, L'ascesa di Senlin (Senlin ascends) inizia a raccontare la vicenda di Tom Senlin, preside della scuola di un villaggio costiero, uomo rigido e un po' bacchettone, che parte per la luna di miele insieme alla moglie Marya, più giovane, più carina e più disinvolta di lui. Nonostante questo assortimento apparentemente non ideale, la coppia appare molto unita e i due pregustano la visita alla Torre di Babele, immane costruzione più grande di una montagna, che ospita svariati regni circolari (Ringdoms in originale). Il preside considera la torre come culla della civiltà, come riportato dalla Guida della Torre, suo testo di riferimento. Appena scesi dal treno, i due restano separati nel caos dell'enorme Mercato che sorge sotto la torre e Tom Senlin scopre che la Guida non è solo inutile, ma persino fuorviante.
L'infausto evento è l'inizio di una vicenda ricca di colpi di scena, colpì di sfortuna e incontri con personaggi incredibili e personalità criminali . Le avventure di Tom alla ricerca della moglie, attraverso ambienti e culture peculiari, mi hanno ricordato le opere di Jack Vance , anche se l'autore ha dichiarato di essere stato influenzato più che altro da Le città invisibili di Italo Calvino (un altro dei miei libri preferiti) e dai romanzi di avventure ottocentesche alla Jules Vernes, tra palloni aerostatici e fucili a pietra focaia.
L'ambientazione assomiglia molto anche a Electric Bastionland, dai macchinari elettrici, al richiamo delle stelle fino ai costrutti a forma di animale.
Il protagonista ossessionata dalla sua ricerca, molto alla Vance, è ben presto affiancato da altri personaggi, che dal secondo volume (Il braccio della Sfinge) diventano in alcuni casi protagonisti a buon diritto loro stessi, soprattutto una di loro, incontrata per la prima volta nel bizzarro teatro del Salotto. Tutti loro hanno un'interessante evoluzione nel corso dell'ascesa della Torre, e anche chi arriverà alla fine dell' ascesa della Torre non sarà più lo stesso.
Oltre alla godibilissima avventura, sono presenti significati più profondi? Credo di sì, ho colto molti riferimenti all' assurdità e crudeltà della guerra, nonché allo sfruttamento di chi è più debole e bisognoso da parte di chi tiene il coltello economico e militare dalla parte del manico. I personaggi si trovano anche ad affrontare dipendenze di vario tipo, sia da sostanze che da strumenti o rapporti affettivi e vedono i loro rapporti cambiare con il tempo.
Ritengo che l'unico vero difetto della serie sia che alla fine un paio di domande restano senza risposta (anche se ci si può immaginare il come e perché). Inoltre gli ultimi due libri potrebbero essere un po' meno verbosi, però i personaggi sono molto approfonditi psicologicamente e (a parte Marya, per quanto mi riguarda, che non mi è stata particolarmente simpatica fin dall'inizio seppure reputo che le sue reazioni siano descritte non modo estremamente credibile) sono molto facili da amare. Gli antagonisti sono notevoli, e non è detto che rimangano sempre tali, come peraltro alcuni alleati di Senlin e soci.
C'è parecchia azione, specialmente dalla seconda parte del primo libro in poi. Però lo scontro
Merita 4 spade e mezzo, non azzardo le cinque spade solo per i miei dubbi sul finale, Secondo me supera la maggior parte delle serie fantastiche recenti.
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