Ho terminato da poco una cronaca di Changeling the Dreaming,uno dei miei giochi preferiti. Come tutte le mie cronache finora è stata ambientata a Genova, e le leggende e particolarità della città sono state centrali per il suo svolgimento. Una figura importante è stata quella di Arnaldo da Villanova, mago medievale e consigliere di papi, che ho reinterpretato come uno Sidhe di Casa Liam, che si dice sia raffigurato nella statua "dell'Arrotino" (in realtà un uomo che regge una meridiana) posta sulla facciata della cattedrale di Genova. Mi ha colpito molto favorevolmente come il gruppo si sia evoluto, partendo da una collezione di individui molto diversi (si tratta pur sempre dell'incarnazione di leggende!) e diventando quasi una famiglia, attraverso difficoltà e incomprensioni, (tra i personaggi, non tra le persone, che sono state molto collaborative) tutte risolte per il meglio attraverso dialogo e cooperazione.
Chi ha giocato ha apprezzato il fatto che anche le situazioni più tese potessero essere risolte con mezzi alternativi alla violenza, e devo dire che ha sfruttato adeguatamente la propria creatività allo scopo. Inoltre ho notato una generale buona educazione durante il gioco e volontà di lasciare spazio alle altre persone, fatto che reputo uno dei principi più importanti per giocare "bene".
Mi è anche piaciuto molto il fatto che il gruppo abbia capito che le sue azioni (e ancora di più i suoi fallimenti) comportavano sempre conseguenze (magari serie), anche se ciò in alcuni casi ha portato a qualche momento di indecisione, in cui di solito coglievo l'occasione per ricapitolare la situazione corrente.
La cronaca è stata abbastanza breve, (circa dieci sessioni) anche se si dice (non senza buone ragioni) che Changeling, come gli altri giochi del WOD, sia adatto soprattutto alle campagne molto lunghe, in quanto gli effetti di varie penalità che si possono accumulare durante il gioco (Incubo e Banalità) si fanno sentire solo a lungo termine. Questo però non è completamente vero: leggendo bene la descrizione della Banalità si capisce che quando il punteggio di banalità temporanea supera quello di Glamour iniziale, il personaggio inizia a essere sopraffatto dalle nebbie, dimenticando temporaneamente fatti importanti riguardanti il lato leggendario e "fatato" della sua vita, evento che può creare grossi problemi e si è verificato in gioco almeno una volta.
Genova è stata essa stessa un personaggio più che un'ambientazione e ha ci accompagnato sfoggiando i suoi lati attraenti come il mare, il panorama dalla passeggiata di Corso Italia, il lato un po' turistico del Porto Antico e il fascino misterioso e decadente dell'antico Centro Storico, ma anche il degrado si alcune parti dello stesso, e le sacche di criminalità e "male di vivere" che si annidano nella città. Tra l'altro il gruppo a parte me era formato da persone non genovesi, e magari posso aver contribuito a instillare in loro un po' di curiosità e affetto per questo luogo a volte difficile ma estremamente interessante.
Il titolo allude all'acqua del mare su cui si affaccia Genova ma anche a quella che il gruppo ha incontrato nei luoghi (il Castello delle Illusioni con le sue cascate, gli stagni degli stessi Giardini, i fiumi dell'Unica Foresta) che è stato necessario visitare per far rivivere L'albero di fuoco e i Giardini, vitali per riaccendere o ravvivare i Fuochi dei Freehold genovesi.
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Foto di Andrea Puggioni |
I PNG sono tutti frutto di fantasia ovviamente (come direbbe un Pooka).
I temi in Changeling sono davvero tanti, e qui ne abbiamo visti solo alcuni, dal lato più "street level" in cui si deve resistere alla Banalità e affrontare minacce mondane (piccola criminalità, Sognatori che si invischiano in affari pericolosi, funzionari disonesti, gente magari ben intenzionata ma dannosa per i Kithain perché estremamente banale) al Sogno con le sue bellezze mozzafiato, tra Sentieri d'Argento, foreste mitiche e castelli incantati, e i suoi pericoli leggendari: Chimere mostruose, Abitatori del Sogno, Cancelli che chiedono sacrifici e altri Kithain malintenzionati di passaggio.
Inizialmente la vicenda doveva essere molto semplice, basata su un Patto spezzato e sul ripristino di esso e del Reame dei Giardini e del loro Albero di Fuoco per salvare i Freehold del Centro Storico Genovese. Durante la campagna ho avuto l'idea di far ricomparire Arnaldo da Villanova, a cui si doveva il legame tra Giardini e Freehold, però in veste avversario principale della cronaca, poi "riformato" grazie a un tesoro leggendario ritrovato dal gruppo.
Insomma, una cronaca che mi ha lasciato soddisfatto, giocata con un gruppo che si è comportato molto bene e ha creato dei personaggi davvero riusciti. Magari in futuro potrei pensare a una "seconda stagione" se ne avremo voglia.
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