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Lore 24: Dala-Zala 3 - I Rakshasa

 



I Rakshasa sono creature demoniache provenienti dall'Inframondo, un'altra dimensione di pura malvagità. Nell'Inframondo si riversano tutti pensieri malvagi dell'Umanità, che danno origine a questi esseri, che alla fine sono il prodotto dell'umana cattiveria. Ciò spiega il loro aspetto, infatti assomigliano a umanoidi dal fisico atletico, molto forti fisicamente. Alcuni sono dotati di testa d'animale (tigre, coccodrillo, bufalo) altri hanno semplicemente tratti mostruosi come grosse zanne, pelle di colore innaturale e occhi fiammeggianti. Tutti sono capaci di cambiare forma per fingersi un essere umano (o umanoide) o addirittura un animale non più grande di un bovino, ma anche in questo caso le loro mani o le, loro zampe avranno sempre una caratteristica innaturalmente evidente (spesso il palmo della mano al posto del dorso) che rivela la loro vera natura. 

Dietro a molte macchinazioni delle terre di Dala-Zala ci sono proprio loro, che spesso risiedono in rovine o caverne in montagna ricche di tesori per attirare gli incauti avventurieri, che uccidono e a cui strappano l'anima, per poi divorarla o usarla come merce di scambio in baratti con esseri ancora peggiori di loro. A volte invece abitano negli insediamenti umani, fingendosi filantropi che aiutano i più poveri e i malati per poi rubare le donazioni e fare scempio dei malcapitati.

Rakshasa 8 PF, 14 FOR, 12 DES, 15 VOL, Armatura, D8+D8 (spada o armi naturali). Critico: la vittima deve eseguire un ordine non autolesionista del Rakshasa o perdere 1d6 VOL. A 0 VOL diventa un Pret sotto il controllo del mostro. Mutaforma (vedi sopra). Vulnerabile alle armi da punta benedette: tali armi gli infliggono 1D12 danni, ignorando l'Armatura, e se il Rakshasa è trattenuto, addormentato o paralizzato, un'arma simile può ucciderlo con un solo colpo.

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